Il Pap test è esame citologico che indaga le alterazioni delle cellule del collo dell’utero. Il Pap test è un test di screening, la cui funzione principale è quella di individuare nella popolazione femminile donne a rischio di sviluppare un cancrodel collo uterino. Inoltre il Pap test può dare utili indicazioni sull’equilibrio ormonale e permettere il riconoscimento di infezioni batteriche, virali o fungine (micosi).
Si tratta di un esame semplice e per nulla fastidioso. Per la sua esecuzione viene prelevata con una spatola una piccola quantità di cellule del collo dell’utero.Nel Pap test convenzionale le cellule vengono quindi strisciate su un vetrino per l’esame di laboratorio. Nel Pap test in fase liquida una macchina provvede ad allestire un preparato a “strato sottile”. Indipendentemente dal tipo di allestimento, le cellule vengono quindi colorate secondo il metodo di Papanicolau ed esaminate al microscopio da un citologo o da un patologo, che provvederà a stilare un referto.
Anche se il Pap test è storicamente un esame molto efficace per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero, validi supporti tecnici, di recente introduzione, consentono di migliorare i risultati. In particolare, la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR) consente di scoprire quali tipi (a basso rischio od a rischio medio-alto) di virus del papilloma umano (HPV) sono eventualmente correlati allo sviluppo delle alterazioni cellulari, condizionando quindi il trattamento e la prognosi.
Prima di effettuare il Pap-test è opportuno evitare l’uso di ovuli, creme o lavande vaginali nei 5 giorni precedenti il prelievo e astenersi da rapporti sessuali senza profilattico nelle 24 ore precedenti. Il Pap-test non si può effettuare durante il ciclo mestruale (devono trascorrere almeno 5 giorni dall’ultima perdita).
I pap-test si eseguono, previa prenotazione telefonica, due mercoledì al mese dalle 10.00 alle 11.00. Contributo minimo necessario a coprire i costi di erogazione del servizio € 15,00 (secondo quanto stabilito dalla Legge n. 106 del 06/06/2016 e dal DLgs n. 117 del 03/07/2017).
Responsabile: Dott. Giovanni Gomba, ginecologo.